Fattura privati: quali novità per il 2020?
Sulla fatturazione elettronica, in vigore da gennaio 2019, soprattutto per quanto riguarda la gestione della fattura privati, ci sono ancora diversi dubbi che attanagliano i liberi professionisti e i lavoratori autonomi. Nella fattispecie, molti imprenditori di se stessi non hanno ancora ben chiaro se l’obbligo di telematicità riguardi anche loro o è solo una regola a cui si devono sottoporre le aziende, le imprese o chi ha un volume di fatturato piuttosto importante. Leggi tutto l’articolo se vuoi chiarirti le idee e ottenere importanti e valide informazioni su come gestire nella maniera più corretta e precisa possibile la parte amministrativo-legale-burocratica della tua attività in proprio.
Per il 2020 fattura privati elettronica per tutti!

Fattura Privati 2020
Il Governo ha stabilito che, anche nel corso del 2020, vigerà la stessa linea guida adottata fin dall’inizio dell’introduzione della fatturazione elettronica. Quindi, sono chiamati a trasmettere telematicamente i propri documenti fiscali, sia in entrata che in uscita, tutti i possessori di Partita Iva con due sole eccezioni:
- coloro che hanno P.Iva Forfettaria;
- alcune categorie di piccoli imprenditori del settore agricolo.
Anch’essi, comunque, sono caldamente invitati, seppur non obbligati, a fatturare elettronicamente per contribuire al progetto di digitalizzazione che sta portando l’Italia ad uniformarsi agli altri Paesi europei e a mettere in campo uno strumento efficace ed efficiente per controllare e contenere l’evasione fiscale.
Chi è obbligato alla fatturazione elettronica
Praticamente tutti devono fatturare elettronicamente tranne coloro che hanno una Partita Iva in Regime Forfettario. Ecco un elenco delle maggiori categorie e sotto-categorie di professionisti che rientrano nel progetto:
- tutti coloro che svolgono una libera professione ad esempio ingegneri, commercialisti, avvocati, architetti, geometri, consulenti, tecnici, venditori.
Se questi professionisti collaborano con un’azienda o uno studio, ma operano tramite propria Partita Iva e fatturano, dovranno comunque trasmettere digitalmente i documenti che attestano i compensi ottenuti in lavoro autonomo e non grazie al fisso o compenso dato dal datore di lavoro che, invece, risulterà in busta paga.
Inoltre:
- medici di tutte le tipologie, per le prestazioni offerte in libera professione anche se in assunzione presso strutture;
- infermieri che prestano servizi domiciliari;
- nutrizionisti, dentisti, psicologi, fisioterapisti che operano in libera professione, presso studio privato o associato;
- venditori;
- rappresentanti;
- commercianti;
- artisti;
- prestatori d’opera di qualsiasi genere;
- consulenti;
- tecnici riparatori o tecnici consulenti.
Ovviamente, nell’obbligo di fatturazione elettronica rientrano anche tutte le attività in proprio:
- aziende;
- società;
- ristoranti e attività di ristorazione di qualsiasi tipo;
- strutture sanitarie o para-sanitarie;
- negozi di qualsiasi tipologia;
- luoghi di intrattenimento come locali, bar, locali notturni, sale giochi;
- palestre, centri estetici, centri fitness, centri benessere, Spa, piscine.
Per farla breve: chiunque emetta fattura, e non abbia P.Iva Forfettaria, deve necessariamente e obbligatoriamente trasmettere in modalità telematica i propri proventi e le proprie spese sostenute al SdI, ossia la piattaforma collegata direttamente all’Agenzia delle Entrate.
E quando il privato fattura poco?
Una domanda molto frequente, da parte di chi gestisce fattura privati, è se ci sia un limite minimo per trovarsi obbligati a fatturare elettronicamente. In realtà no. Chiunque possieda Partita Iva classica, e lavori in proprio emettendo fatture e scaricando spese, deve aderire alla fatturazione elettronica. A prescindere dal volume di affari, di fatturato e dal numero di operazioni annue. Il non adempimento a tale normativa comporta il rischio di salate multe e sanzioni.
Come poter gestire la fattura privati elettronica gratis?
Se per le aziende il problema fatturazione elettronica non ha avuto un grosso impatto, in quanto spesso le grandi attività possono contare su un ufficio preposto a sbrigare queste faccende, uno staff o un team amministrativo, molto diverso è per i professionisti, soprattutto se gestiscono un’attività personale con bassi introiti. Perché, ovviamente, pensare di assumere un collaboratore o delegare al Commercialista, dietro parcella, questo lavoro, non è cosa che tutti si possono permettere, soprattutto in un anno particolare come il 2020, segnato dal Covid19 e da grosse perdite che tutti, più o meno, hanno subito. L’unica soluzione è, quindi, cercare di gestire la fatturazione da soli, in modo da non dover sostenere alcun tipo di spesa. Il che è assolutamente fattibile. Questo però comporta un ulteriore investimento di tempo, e stress, da aggiungere a quello delle già frenetiche e piene giornate lavorative.
Il consiglio
Esistono diverse applicazioni per fattura privati gratis, a cui potersi affidare per rendere il lavoro di amministrazione molto più leggero e, soprattutto, preciso. Si scaricano gratuitamente sul proprio dispositivo (PC, tablet o smartphone) e svolgono la maggior parte del lavoro in totale autonomia, così da permettere al professionista di ottimizzare i tempi, contenere il margine di errore ed evitare di dimenticare scadenze importanti. In oltre, le app per fatturazione offrono anche ulteriori strumenti tecnologici, utili alla corretta e veloce gestione della propria attività.
- E’ possibile creare la propria fattura elettronica personalizzata, in modo da renderla accattivante per il cliente e aderente al proprio gusto e al concetto professionale che si desidera esprimere.
- Le fatture, sia in entrata che in uscita, vengono inviate automaticamente al SdI, una volta programmata la modalità di gestione e inserito l’indirizzo PEC.
- Si può tenere la situazione sottocontrollo comodamente dal proprio dispositivo, quindi decidere di dedicare ore alla parte amministrativa della propria professione in qualsiasi momento, la sera, nei week end, quando si è fuori città. Inoltre, grazie alle app si può operare anche in smart working, in prima persona o delegando a terzi.
- Si ha accesso allo strumento della gestione deposito.
- Grazie allo scadenzario non ci si dimentica scadenze importanti.

Tecnologia
Per chi non può permettersi un segretario o non ha voglia di investire ore e ore giornaliere di tempo per inviare singolarmente ogni fattura ad SdI, le app sono sicuramente la strategia più intelligente da attuare. Il servizio è completamente gratis per i primi cento documenti annui. Ottima soluzione per coloro che emettono pochi documenti o che hanno appena iniziato e non hanno un’idea precisa di quante fatture annue compileranno.
Filo diretto con l’Agenzia delle Entrate
Naturalmente, anche se le fatture privati vengono girate direttamente al SdI dall’app, il professionista può, in qualsiasi momento, controllare e visionare la propria documentazione. Si fa entrando nella propria area personale sul sito dell’Agenzia delle Entrate e consultando il proprio cassetto fiscale o l’archivio, dove tutti i documenti inviati verranno conservati.