Fatturazione: tutte le novità previste per il 2020
Tempo di Dichiarazione dei Redditi. E, come tutti gli anni, si ripropongono dubbi e quesiti mai risolti. Cosa consegnare al Commercialista? Quali sono i documenti di riferimento per la compilazione della dichiarazione? Quali sgravi o bonus si possono ottenere e cosa si può scalare e cosa no? Un argomento molto caldo, anche per quest’anno, riguarda la metodologia di fatturazione. Soprattutto, forse non è ancora chiaro chi deve aderire al progetto di fatturazione elettronica e chi può evitarlo. Inoltre, è importante sapere come trasmettere telematicamente i propri documenti fiscali in maniera corretta. Per essere in regola, per amministrare al meglio la propria attività e per non ritrovarsi ad avere brutte sorprese come, ad esempio, un richiamo, e relativa sanzione, da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Dichiarazione dei Redditi 2020: come funzionerà
Attualmente, a causa della pandemia di Covid-19 che ha rappresentato l’emergenza politica italiana del 2020, non è ancora chiaro il discorso delle scadenze fiscali. E’ possibile che nel corso delle prossime settimane il Governo possa confermare o smentire la possibilità di rimandare o sospendere il pagamento di alcune rate. Tuttavia, resta l’obbligo di compilare la Dichiarazione dei Redditi.
Come fare la Dichiarazione dei Redditi:

Fatture
- in autonomia, per chi ne ha le competenze e le capacità, utilizzando gli strumenti e i moduli di compilazione forniti dal sito dell’Agenzia delle Entrate;
- tramite Commercialista.
Come si fa la Dichiarazione dei Redditi
Compilare la dichiarazione reddituale non è un’operazione semplice. Bisogna avere capacità e competenze amministrative, soprattutto per evitare di fare errori che potrebbero costare cari. In termini di sanzioni pecuniarie. Si sa che, quando si parla di Fisco, si entra sempre in un discorso molto delicato. L’evasione fiscale è un problema molto grave in Italia e, una volta pagate le tasse per difetto, potrebbe risultare estremamente difficile provare che si è trattato di un errore in buonafede e non di un tentativo di frode. Quindi, il consiglio, è decisamente quello di delegare un professionista a compiere questa operazione.
Cosa serve, documentazione:
- fatture emesse;
- spese sostenute, ufficializzate tramite fattura ricevuta o scontrino fiscale che riporti Codice Fiscale o Partita Iva (questi ultimi soprattutto per quanto riguarda gli acquisti di farmaci, che possono essere scalati come spese mediche);
- eventuali documenti che attestino acquisizione di reddito o spese;
- documentazione reddituale personale o aziendale, quindi certificati di proprietà immobiliari;
- documenti che attestino pagamenti di mutui o finanziamenti, con contratto originale e ricevute di pagamento o incasso;
- qualunque altra documentazione che attesti acquisizione di reddito anche non strettamente inerente all’attività principale. Ad esempio affitti o profitti derivanti da secondo lavoro, terreni, vincite, eredità.
Fatturazione elettronica: cos’è
La fatturazione elettronica è entrata in vigore nel gennaio 2019. Si tratta delle digitalizzazione del vecchio cartaceo. In pratica, tutti coloro che posseggono Partita Iva, siano essi professionisti o titolari di attività o società, sono obbligati a trasmettere telematicamente le loro transazioni di denaro direttamente all’Agenzia delle Entrate.
Perché nasce la fatturazione elettronica:
- limitare l’evasione fiscale;
- rintracciare più agevolmente eventuali frodi fiscali;
- tracciare le transazioni per controllo e verifica;
- snellire la burocrazia cartacea;
- archiviare digitalmente le transazioni in modo da poter effettuare verifiche e controlli anche sugli anni precedenti.
Come funziona la fatturazione elettronica
Chiunque sia obbligato a fatturare elettronicamente deve inviare, di volta in volta, le fatture in ingresso e in uscita al SdI. Che è il Sistema di Interscambio delle Agenzie delle Entrate.
Quindi è necessario:
- aprire una casella di Posta Elettronica Certificata, meglio conosciuta con l’acronimo PEC;
- inviare tutti i documenti fiscali al SdI;
- accertarsi che l’invio sia riuscito e risulti arrivato e archiviato.

Fatturazione Elettronica
Al SdI vanno inviate sia le fatture emesse che ricevute. Questo perché, ai fini del netto a pagare, è necessario scalare dall’imponibile una parte delle spese sostenute per migliorare e gestire la propria attività. Non trasmettere le fatture ricevute, quindi quelle che attestano le uscite, significa pagare più tasse di quelle spettanti. E’ quindi fondamentale assicurarsi di trasmettere tutti i documenti che attestano incasso. Ma anche tutti quelli che attestano spese.
Che svantaggi può presentare la fatturazione elettronica?
Per il Governo e il Fisco la fatturazione elettronica è un gigantesco vantaggio. Perché permette di monitorare tutte le transazioni di denaro che avvengono tra privati. E quindi di poter mettere in atto una vera e propria guerra all’evasione fiscale. Di contro, anche i detentori di Partita Iva sono molto più tutelati grazie all’avvento della digitalizzazione delle fatture. Per esempio, in caso di errore e di multa ingiusta, è possibile fare ricorso velocemente e portare prove concrete di essere nel giusto e di non meritare la sanzione.
Tuttavia, esiste qualche svantaggio e qualche falla in questo sistema:
- trasmettere ogni singolo documento via e-mail porta via tempo;
- le ore dedicate alla trasmissione telematica di fatture vengono sottratte al tempo libero o al tempo che si dedicherebbe più volentieri alla propria attività e professione;
- non tutti amano la tecnologia e la destreggiano con sicurezza e facilità.
Come poter fatturare elettronicamente senza problemi e senza stress?
Naturalmente esistono diversi modi per sopravvivere serenamente allo scoglio della fatturazione elettronica. Da scegliere in base alle proprie esigenze e possibilità.
Per esempio:
- delegare tutto il discorso della fatturazione al proprio staff amministrativo;
- assumere o delegare un collaboratore per la gestione delle fatture;
- pagare il proprio Commercialista affinché se ne occupi lui;
- imparare a fatturare elettronicamente e dedicare il tempo che serve all’operazione.

App per pc, tablet, smartphone
Purtroppo non tutti possono permettersi un impiegato o un intero team dedicato esclusivamente alla gestione della parte burocratico-fiscale della propria attività
Parliamo soprattutto di lavoratori autonomi che non hanno grandi guadagni, di start-up, di piccole aziende. In questo caso, la scelta migliore è sicuramente quella di attrezzarsi personalmente e occuparsi anche di questa incombenza. Fortunatamente, la tecnologia mette a disposizione vari strumenti per semplificare la vita. Ad esempio le app gratuite per la fatturazione. Che garantiscono il servizio a costo zero per i primi 100 documenti e pacchetti a prezzo personalizzabile per il resto dell’anno. Si tratta di software che permettono di creare la propria fattura elettronica personalizzata. E che inviano automaticamente tutti i documenti fiscali al SdI. Inoltre, le più complete, offrono anche funzionalità aggiuntive. Ad esempio la possibilità di gestire il magazzino e il calendario per la notifica delle scadenze. Tutte ottime idee per gestire l’amministrazione della propria attività risparmiando soldi e tempo. E stressandosi il meno possibile.